Dopo scuola a Cagliari e provincia

Viviamo in una realtà in cui, sempre più spesso, i tempi del lavoro e quelli di cura della famiglia non si incontrano. Orari di lavoro molto rigidi, poca flessibilità in quelli scolastici rendono la vita di tanti genitori uguale ad una corsa ad ostacoli. Per questa ragione sono nati i progetti di “doposcuola”. Anche Little Star non vuole essere da meno ed ha elaborato un progetto di doposcuola ben strutturato ed in grado di rispondere alle esigenze d’apprendimento, ludico, ricreative e di orario di ogni famiglia.

Non solo un aiuto per fare i compiti ma anche supportare i bambini al fine di raggiungere un’autonomia nello studio, fornendo loro un preciso approccio e metodo per affrontare le sfide scolastiche nel giusto modo. Inoltre il progetto prevede anche la programmazione di percorsi individuali, su richiesta delle famiglie, per gli studenti con difficoltà d’apprendimento.

L’Associazione Little Star è aperta alla collaborazione con altri Istituti Scolastici a Cagliari e hinterland e può mettere a disposizione personale qualificato e strumenti didattici che rispondono ad ogni esigenza.

doposcuola

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a Cagliari o hinterland!

Una fiaba per i vostri bambini

La Scuola è divertente anche la sera!

“Macchietta, mio caro cagnolino dalle mille chiazze, ho un domanda che ritorna fissa nella mia testolina, alla quale proprio non riesco a trovare una risposta… forse tu mi puoi dare una mano… volevo dire, una zampa!” – disse Luce, la stellina spaziale, sua amica del cuore. “Dimmi Luce, cosa turba il tuo animo puro di stellina?”. “La Scuola, lo sappiamo è molto bella: è piena di colori e amici, impariamo ogni giorno sempre tante cose nuove e poi il profumo del gesso lo sai, è il mio preferito! Però, mi chiedo, ma cosa succede a Scuola quando suona l’ultima campanella e tutti i bambini rientrano a casa? La Scuola rimane tutta sola soletta, vuota.. e triste? Macchietta, io sono davvero preoccupata, per la Scuola!”.

ripetizioni Cagliari

A quel punto Macchietta, che era un bracchetto e il mistero era il suo pane quotidiano, disse: “Stellina hai ragione, qua c’è un enigma da scoprire e io so proprio cosa dobbiamo fare!”. Macchietta fece un sorriso furbetto e corse nell’armadio di casa, frugò e frugò in mezzo a tanti scatoloni quando ad un certo punto esclamò: “Ecco ho trovato!”. Da una scatola tirò fuori la sua divisa da detective: era composta da cappellone, impermeabile grigio e una grande lente di ingrandimento. “Forza Luce, usciamo di casa ed andiamo ad investigare! Tu sarai la mia assistente!”. Stellina non stava più nella pelle, le piaceva il mistero e ancora di più giocare con Macchietta a “fare i grandi”.

Arrivati in prossimità della loro Scuola un primo indizio li colse di sorpresa: “Ehi Luce, hai visto? Il cancello della Scuola è Aperto e quel simpaticone di Piero è là, nel suo solito posto a fare e disfare tra fogli, spazzoloni e penne”. Piero era il bidello della Scuola ed era una forza della natura. “Macchietta entriamo di nascosto, non facciamoci vedere, se no non riusciremo mai a scoprire cosa si nasconde dietro tutta questa storia!” – “Hai ragione Luce, fai piano piano!”. In un batter di ciglia erano dentro e nessuno li aveva scoperti. Iniziarono così la loro indagine. “Cominciamo dalla palestra, vediamo cosa succede là” – disse Luce a Macchietta. “Bella idea, Luce, vieni, seguimi!” – e il cagnolino si mise a correre ma con i passi leggerissimi, come una pantera. La palestra era vuota, ma un po’ in disordine, c’erano palloni che ancora rotolavano qua e là, materassini in cui si intravedeva ancora la sagoma di qualcuno, impressa. “Mmmh Luce, mia cara Luce, qua io fiuto un certo odorino: sudore di bambini, succo alla pesca, profumo di felicità e divertimento. Te lo dico io, amica mia, qua è appena successo qualcosa! Continuiamo la nostra investigazione!”. Arrivarono così nella loro Aula: secondo piano, primo corridoio, ultima porta a destra. La porta era chiusa ma potevano sentire dei rumori provenire da dentro. “Shhh Macchietta, fai piano, senti, c’è qualcuno dentro, non farti scoprire!! Tu che hai una vista più acuta della mia, prova un po’ a spiare dalla serratura, dimmi, cosa vedi??!”.

Macchietta non poteva credere ai suoi occhi. C’erano diversi bambini e fra loro aveva riconosciuto Marika e Francesco, i suoi compagnetti di classe. C’era anche una maestra ma era diversa dalla loro e stavano tutti attenti a sentire cosa aveva da dire. “Luce qua c’è un grande imbroglio in corso e noi stiamo per mascherarli! Sei pronta a fare il grande ingresso??”. “Pronta! Anzi, prontissima!” – disse Luce con gran enfasi. SBANG, la porta si spalancò. “Ah- Ah! Vi abbiamo smascherato brutti furfanti, cosa state combinando qua dentro nella NOSTRA aula, cosa avete fatto alla NOSTRA maestra?? Parlate brutte canaglie… Piero, quel Piero, malandrino, deve essere in combutta con loro!”. Tutti si girarono verso Macchietta che aveva appena pronunciato queste parole, prima lo guardarono con aria stupita, poi si guardarono tra di loro ed infine scoppiarono tutti in una grande e grossa risata, di quelle che poi alla fine fa male la pancia. “Macchietta!” – disse Marika – “Ma cosa dici? Questo è il doposcuola, ma è possibile che tu sia così buffo, sempre!”. “Doposcuola??” – disse Macchietta grattandosi il testone con aria perplessa. “Si Macchietta” – aggiunse Francesco – “Lascia che ti spieghi di cosa si tratta: devi sapere che i nostri genitori lavorano fino a tarda serata e allora noi restiamo a scuola dopo l’ultima campanella! Ma non siamo da soli, qua con noi c’è maestra Roberta. Lei ci porta alla mensa dove mangiamo, poi ci fa giocare in palestra, ci aiuta a fare i compiti e ci da un sacco di consigli su giochi nuovi da fare e sullo studio! È proprio divertente, lo sai? e abbiamo conosciuto anche nuovi amici!”. “Oh, scusateci, non ne sapevamo nulla, che imbarazzo! Sono proprio un tontolone!” – disse Macchietta e le sue guance erano diventate rosse rosse per la vergogna. “Macchietta non ti preoccupare, non è successo nulla! Anzi è un piacere conoscerti, perché tu e Luce non rimanete con noi un pochino, stavamo proprio per fare un bel disegno, vi va?” – aggiunse maestra Roberta.

A Macchietta e Luce non sembrava vero, senz’altro sarebbero rimasti là, con loro, a giocare e divertirsi! “Macchietta, non essere in imbarazzo, vedila così: sei un ottimo detective e hai svelato il Mistero, risolto il caso!” – disse Luce dandogli una pacca sulle spalle. “Ho un idea!” – disse Marika – “facciamo insieme una caccia al tesoro? Con Macchietta in squadra vinceremo di certo!”. Ma il tesoro più grande per Macchietta e Luce fu quello di trovare nuovi amici.

continua