Seguire una dieta sana ed equilibrata, si sa, è la regola aurea per prevenire le malattie e vivere meglio e più a lungo. Questo vale sia per gli adulti che per i bambini. Quando però parliamo di alimentazione per l’infanzia bisogna avere un occhio di riguardo in più perché le scelte alimentari, prese fin dai primissimi anni di vita del bambino, influenzeranno la salute dell’adulto del domani. Non a caso l’obesità, diffusissima ormai anche tra bambini ed adolescenti, è il risultato della scarsa considerazione che si da al cibo e di stili di vita scorretti.

Il ciclo di vita dei bambini è sicuramente più vario e quindi la loro dieta cambia molto a seconda delle diverse fasi.

Nei primi 12 mesi di vita, il bambino triplica il suo peso e cresce in altezza del 50 per cento. Si capisce quindi che in questa prima fase di vita è importantissimo dare al bambino il giusto apporto di sostanze nutritive, specialmente quando si passa allo svezzamento. Già durante questa fase bisogna impostare una dieta sana ed equilibrata, nella quale non devono mai mancare: cereali, frutta, verdura e proteine in giuste quantità. Zuccheri e grassi nocivi vanno totalmente banditi.

Anche dopo primi anni di vita del bambino bisognerebbe cercare di impostare una dieta di questo tipo, ma la realtà si complica: il bambino, che sperimenta la sua indipendenza per la prima volta, “vuole” scegliere cosa mangiare e cosa no. Ed in questa scelta giocano un ruolo fondamentale le abitudini familiari, l’ambiente scolastico ed i messaggi pubblicitari che riceve dall’esterno. È da questa fase di vita in poi che si fanno gli errori più comuni e frequenti in campo alimentare: eccessivo introito calorico, dieta monotona, salto di alcuni pasti (specialmente la colazione), eccessivo consumo di snack e merendine che sono molto calorici ma nutrizionalmente poveri.

Non tutto è perduto però! È possibile porre rimedio a questi errori attraverso “trucchetti” per contrastare le cattive abitudini e radicare nei bambini sane abitudini alimentari e di vita.

  1. Dare il buon esempio: le abitudini familiari influenzano tantissimo le scelte del bambino e perciò sarebbe impensabile imporre una dieta sana al proprio figlio se i primi a “sgarrare” sono proprio i genitori.
  2. Non saltare i pasti: anche se a volte è difficile fare i conti con le nostre vite frenetiche sarebbe sempre meglio non saltare mai i pasti, specialmente la colazione che è il pasto più importante perché interrompe il lungo periodo di digiuno notturno e fornisce quella quota calorica indispensabile per affrontare la giornata. Anche se di corsa, quindi, mai rinunciare alla colazione e alle merende, magari a base di frutta, intervallate tra un pasto e l’altro.
  3. Educare a stare a tavola: il pasto non rappresenta solo il momento dell’alimentazione in senso stretto ma anche è un occasione di aggregazione della famiglia in cui si può quindi trasferire anche le buone abitudini alimentari e condividere assieme l’amore per il buon cibo. La TV è quindi meglio tenerla spenta!
  4. Il cibo non è un gioco ma può essere divertente. Un modo per convincere i bambini a mangiare sano potrebbe essere quello di coinvolgerli nel momento della preparazione del cibo. Cucinare assieme è divertente, permette al bambino di conoscere i cibi e la soddisfazione che ne deriva lo spinge ad assaggiare ciò che ha appena cucinato. Un altro espediente, molto valido quando il bambino è ancora troppo piccolo per dare una mano in cucina, è quello di impiattare gli alimenti in modo divertente e originale. Internet offre un sacco di spunti e non serve essere cuochi eccezionali per creare personaggi e scenari con piselli, carote e riso!
  5. Tenere sempre conto dei gusti del bambino e non essere troppo rigidi. È necessario variare quanto più possibile l’alimentazione in modo che i bimbi siano in grado di sperimentare una vasta gamma di gusti. Nel cibo non devono esserci tabù. Qualche eccezione alla regola si può fare, l’importante è che non diventi un’abitudine.
  6. Quando c’è di mezzo lo sport. La necessità energetica del bambino ovviamente aumenta ed è quindi fondamentale trovare la giusta “merenda dello sportivo”: frutta, yogurt, un panino con formaggio o prosciutto (preferibilmente magri) sono soluzioni preferibili al classico snack in busta, che dovrebbe essere bandito in ogni circostanza.

Non sempre sarà facile seguire queste regole, l’importante però è trasmettere ai bambini le buone pratiche e, come in tutte le cose, il dialogo costante ed il confronto può fare la differenza.