Lo spannolinamento, oltre ad attendere che il bambino inizi a dare qualche segnale di prontezza, necessita di altri requisiti dati dal tempo che si trascorre in casa e dalla temperatura esterna. L’estate, quindi, sembra essere il periodo dell’anno maggiormente indicato in quanto i genitori hanno più tempo da poter dedicare ai loro piccoli e le ore trascorse all’aria aperta in maggiore libertà sono di più, come in spiaggia o sul prato del giardino di casa. Inoltre la stagione estiva sembra il momento ideale in quanto a settembre il bambino verrà inserito alla scuola dell’infanzia, luogo dove solitamente non accolgono bambini ancora col pannolino. Tuttavia, se il piccolo inizia a dare segni di prontezza si può iniziare l’educazione al vasino/wc anche in altri momenti dell’anno. È importante specificare una cosa: il pannolino ai bimbi va tolto quando è il momento giusto! Generalmente questo momento coincide con i 2 anni per le femminucce e con i 3 anni per i maschietti. I bambini devono arrivare a capire cosa fare quando avvertono il senso di vescica piena. Solo quando acquisiranno questa consapevolezza, riusciranno a trattenere la pipì fino a che non si trovano nel posto giusto per farla.

In realtà ci sono innumerevoli segnali che i nostri bimbi ci mandano, sta alla nostra sensibilità di genitori capirli ed incoraggiarli, ad esempio:

 

  • la curiosità del bambino che osserva i genitori o i fratelli e le sorelle più grandi che vanno in bagno;
  • Il bimbo chiede di farla nel wc;
  • Tra un cambio e l’altro il pannolino è asciutto.

 

Quindi come togliere il pannolino senza traumi??

 

Innanzitutto serve preparare il bambino al “grande evento” facendo degli acquisti con lui e facendogli scegliere le mutandine che preferisce. È bene mettere in bagno uno sgabellino e il riduttore del wc, o se si ritiene che per il proprio figlio sia meglio il vasino fate pure! Anche se in alcuni casi per lui potrebbe essere una doppia fatica: prima abituarsi al vasino e successivamente al riduttore sul wc.

Preparate insieme al bambino qualche libro e giochino da utilizzare solo quando è sul water in modo che non si annoi e non si stanchi. Anzi, all’inizio sarà stimolato ad andare in bagno poiché saprà che lì ci sono i giochi che ha scelto.

Portate il bimbo in bagno ad intervalli regolari (circa ogni mezz’ora) dicendo con enfasi “andiamo a fare pipì?” con tono entusiasta! Ma non chiedetegli mai “devi fare pipì?” la sua risposta, al 99% sarà “no”.

Complimentiamoci con lui quando lo usa e gratifichiamolo spesso, ricordiamogli quanto è stato bravo e quanto siamo fiere di lui.

Un incentivo a fare la pipì nel wc o nel vasino può essere anche quello di far decidere al bambino un regalo speciale da comprare insieme se riesce a fare la pipì per tutto il giorno senza bagnarsi, ricordiamogli sempre che un incidente di percorso può accadere e non scoraggiamoci e non umiliamo il bimbo per questo … anzi, rassicuriamolo e raccontiamogli un segreto: a volte è capitato anche a noi che un goccino di pipì sia finito sulle mutandine … non è certo la fine del mondo!!! Il regalino arriverà lo stesso, a patto però che non accada più.

 

Gli errori più comuni da evitare

 

  • Far sparire il pannolino improvvisamente senza chiarimenti magari dicendo ”da oggi sei grande e il pannolino non ti serve più”, potrebbe rendere il bambino nervoso ed insofferente;
  • Prendere in giro il bambino o fare paragoni dicendo ”così non diventi mai grande” oppure “tutti i tuoi amichetti non lo usano, solo tu ce l’hai ancora”, creerebbe una grande ansia nel bimbo;
  • Non iniziare lo spannolinamento in concomitanza con la nascita di un fratellino, un trasloco, l’ingresso alla materna od un altro evento che per il piccolo potrebbe essere stressante;
  • Stabilire una linea di condotta da portare avanti senza cedere: un ripensamento comunica al bambino che si può tornare indietro, ed il prossimo tentativo risulterà ancora più difficile.

Questi sono solo alcuni piccoli suggerimenti da poter adottare nel periodo dello spannolinamento. Il resto sta a voi care mamme, solo voi conoscete appieno il vostro pargolo e la sua sensibilità. Ogni bambino è diverso e diverso deve essere l’approccio in ogni fase della sua educazione: non c’è nulla di più sbagliato del metodo unico per tutti.